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Eravamo lievi

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Eravamo lievi,

accovacciati sui nostri sessi primitivi

come giovani fiori verso l’alba

illuminando  l’intorno di erba verde

del rosso acceso dalle nostre ombre,

nella lingua semplice di uccelli,

e tanta rena nei palmi delle mani,

di tutto un cielo su, verso la  vita.

 

Adesso che respiro, ora che salti

dentro ogni più piccola voce,

adesso che siamo fradici di luce

come fanno i caprioli quasi in cima,

stiamo nascendo, Noi ?  Con le tue dita

 

se alzi il bordo sotto i fili d’erba

le ali ripiegate intorno al seno

si levano davanti ai nostri occhi

così a lungo. E silenziosamente,

candidi, nel buio

ripeteremo insieme ogni poesia,

con ogni gesto  immaginato negli stretti

un largo d’aria disegnerà  una promessa,

fra l’oro della polvere e il salgemma.

 

Più di ogni altra cosa

ci saremo inginocchiati,

pronunciando grazie, lucidi d’amore,

e, sottilissimi, sapendo di pregare

uno spazio per il fiato,

benedetto.

 

 amina narimi - 20/11/2016 21:58:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Grazie con il cuore Silvia...mi fai felice

 Silvia De Angelis - 17/11/2016 11:25:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Sensazioni intime, di notevole entità, rapportate a prestigiose e spontanee immagini della natura....
Davvero speciali i tuoi versi, carissima, un abbraccio,silvia

 Amina Narimi - 16/11/2016 21:44:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

tra il freddo delle giornate brevi e nette le tue parole portano calore W..allungando la luce in un abbraccio

 Salvatore Pizzo - 16/11/2016 17:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ci si può solo inchinare incantati"... fra l’oro della polvere e il salgemma."Per il tanto respirare poesia che ci regali, con i tuoi versi che sanno di alti pascoli, di commistioni naturali, di ancestralità e sentimenti immarcescibili...
Un caro saluto

 amina narimi - 16/11/2016 12:56:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Klara...grazie a teche sempre Sei

Giuliana sei cara al mio cuore

Roberto grazie davvero di essere venuto "qui"

FerdiNando che dirti, riesco solo a posarti un bacio sugli occhi



Siete un dono incorruttibile...grazie di cuore

 Roberto Maggiani - 15/11/2016 20:44:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Complimenti Amina, molto bello e struggente tutto l’insieme... mi vengono alla mente alcune poesie di Anna de Noailles, pur avendo tu una tua chiara connotazione.

 Gil - 15/11/2016 17:52:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

La necessità di commentare ogni testo di questa grande Autrice, nasce da diversi motivi, ma credo l’eletto sia l’essenza sapienziale delle sue parole nelle interconnessioni che ne amplificano e trascendono i singoli sensi di quelle, anche perché non possiamo dimenticare che Amina parla attraverso la sua scrittura, diventando voce ispirata e visionaria, pur senza prescindere dalla colta regia del suo talento poetico, sapienza erudita sì ma aliena da ogni possibile disincarnata spiritualizzazione del vissuto, dell’esperienza carnale della vita, in una comunione profana e sacra con il mondo vegetale e animale, fino a rivelare dell’umano un’unica impronta creaturale. Veniamo ora al testo.
Si apre con l’immagine preistorica di una coppia, illuminando l’archetipo antropologico con la trascendenza dei fiori, che solo dalla storia evolutiva dell’uomo, emergerà alla coscienza icona della bellezza che eleva l’uomo (nell’accezione maschio-femmina) verso un’alba che lo possiede ed egli abita, ma non gli appartiene.
Dal sesso (quanto sulla bocca poetica della Narimi, questa parola recupera la sua primitiva innocenza) al respiro, dalla levità al peso di quel l’immersione nella luce, perché grave è la responsabilità di partorire - o lasciarsi partorire - "Noi". Ecco, allora, il viaggio della carne verso la gratitudine, ecco il seno (segno erotico e materno) rivelare un’ala, ecco ancora di più le due bocche perdersi in unico fiato che trasforma lo spazio abitato dall’amore in preghiera; ma infine ecco il vero capolavoro: la Poesia, elevazione e mediatrice di quella grazia che inabita la nostra Amina Narimi.

Perdona lo sragionamento,

SempreMiaInsueprabilePoetessa

 Giuliana Campisi - 15/11/2016 16:19:00 [ leggi altri commenti di Giuliana Campisi » ]

Mi son venuti i brividi, Amina! mi sono ritrovata sul prato verde ed ho visto anche i caprioli, che dolcezza!

 Klara Rubino - 15/11/2016 09:40:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

I sessi primitivi;
Il dispiegarsi delle ali avvolte intorno al seno;
L’oro della polvere;
dopo queste parole, verba, la biblica frase "Polvere eri e Polvere tornerai"
assume un altro colore che fa dire "Grazie", inginocchiati, benedetti.

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